Un giorno che ero in studio, ormai cinque anni fa, a registrare questo mio ultimo album (Teoria degli affetti), capitò Paolo Benvengù. Era molto alto. Ascoltò questo testo e disse cavolo, tosto. Un testo tosto, è vero.
Madre, se l'Italia fosse una madre
non ci sputerei sopra
non ci sputerei sopra
Ghigno, se l'Italia fosse un ghigno
avrei poco da scherzare
avrei poco da scherzare
Attesa, se l'Italia fosse un'attesa
smetterei di aspettare
smetterei di aspettare
Vento, se soffiasse un po' di vento
su quest'aria ferma e stagnante
forse potrei dimenticare
Padre, se l'Itala fosse un padre
forse avrei bisogno di un padre
Pietra, se l'Italia fosse pietra
potrei farla scivolare nel mare
Gente, se ci fosse ancora gente
con cui parlare
Se l'Italia fosse un porto
se l'Italia fosse un campo
se l'Italia avesse occhi
avesse mani
avesse cuore

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