biografia
Claudia Fofi, classe '67, di Gubbio, inizia a comporre canzoni e a porsi all’attenzione del panorama cantautorale italiano andando a vincere il Premio Grinzane Cavour per il miglior testo all’interno del concorso “Scrivi la tua canzone” (direttore della giuria Fabrizio de André). Nel ’98 autoproduce il suo primo album “Un sogno blu” e parallelamente canta in formazioni duo e trio jazz-blues. Nel 2001 vince il Premio Ciampi. Inizia una fase di sperimentazioni e contaminazioni con il linguaggio dell’elettronica, fase da cui prenderà forma il nuovo cd, sempre autoprodotto, “Centrifuga“, del 2003.
Nello stesso anno le viene assegnata la Targa del Comitato Artistico di Garanzia al Premio Città di Recanati-Musicultura. “Centrifuga” segna l'interruzione dei suoi concerti, finisce in cantina dove resta per tantissimi anni, senza una distribuzione. Nel 2004 nasce sua figlia Pepita e per diversi anni Claudia si dedica alla gestione di una casa laboratorio in Toscana, a Cortona, allontanandosi di fatto dai palchi, ma continuando a scrivere.
Nel 2006 si avvicina alla ricerca vocale stimolata dall'incontro con Kaya Anderson del Roy Hart Theatre e compone le canzoni per lo spettacolo teatrale “Emma”, sull'emigrazione italiana all'estero, prodotto dall’Associazione Artisti Senza Frontiere, per la regia dell’australiana Tanya Denny, in scena al Teatro Cristallo di Bolzano. E’ un progetto imponente, con un coro multietnico di 50 donne. La nuova passione per la scrittura corale e per il tema dell'emigrazione la porta a dare vita nel 2007 a una nuova formazione, Le Core, con quattro voci femminili e quattro musicisti, con un progetto intitolato “La Valigia dello Straniero”. Le Core vincono il Premio Logic al Mantova Musica Festival 2007 e vivono un paio d'anni di intensa attività live, partecipando tra gli altri al Festival Suoni delle Dolomiti con Lucilla Giagnoni. Nel 2009 Le Core sono finaliste al Premio Musicultura.
Dopo lo scioglimento del quartetto Claudia si immerge sempre più nella ricerca vocale e inizia a dare laboratori in tutta Italia e anche in Germania sull'uso della voce naturale e l'improvvisazione vocale. Intanto nel 2011 scrive “Musiche e canti con le parole di Saba e Levi” con l'attore e registra Riccardo Tordoni, inizia a intrecciare poesia e musica, scrive una nuova produzione ispirata a “La canzone dei F.P. e degli I.M.” di Elsa Morante. Nel 2013 vince il Premio Canzone di Pace a Napoli con il testo “La valigia dello straniero”.
I suoi rari concerti diventano “Concerto&Reading”, situazioni in cui è prevista la partecipazione del pubblico, che può liberamente prendere il microfono per dire delle cose, leggere poesie e cantare. Sempre più interessata al superamento del confine tra performer e pubblico, intercetta la Paesologia di Franco Arminio, che la invita al Festival La Luna e i Calanchi. Un nuovo mondo da conoscere, che finalmente la riconcilia con la scrittura della poesia sempre nascosta nel fondo, mai veramente espressa. Nel 2016 pubblica il suo primo libro di poesie, “Odio le ragioniere”, per Secop Edizioni, collana Poesia in Azione. Inizia a promuovere il libro con le sue performance poetiche, dove intreccia l'uso di una loop station con il pianoforte. Intanto suoi testi girano in svariati modi, sue poesie vengono inserite in antologie e in testi teatrali (dalla Compagnia Altroteatro di Firenze).
Lavora anche come autrice: sue canzoni compaiono negli ultimi due album della Med Free Orkestra, che nel 2016 apre il concerto del primo maggio a Roma con la sua canzone “Balla”, scritta per la figlia. Collabora come nell'album di Sara Marini, "Torrendeadomo", finalista Premio Tenco 2020.
Continua il suo lavoro di facilitatrice del canto in contesti diversi, dalla riabilitazione in centri diurni per i disturbi mentali al team building in aziende, dai corsi di formazione per operatori sociali al lavoro con attori, cantanti, persone alla ricerca della propria voce.
Nel 2018 finalmente decide di tornare in studio di registrazione. Insieme ad Ares Tavolazzi, Alessandro Gwis, Alessandro Paternesi e Paolo Ceccarelli incide un album di canzoni senza tempo, un commosso omaggio alla musica intitolato “Teoria degli affetti”. L'album è autoprodotto grazie a un crowdfunding.
Intanto nel 2019 è uscito il suo primo libro di racconti social, "Post-Post", edito da Bertoni, seguito nel 2023 da "Una volta, all'improvviso". Sempre nel 2023 esce la sua seconda silloge poetica, edita da Arcipelago Itaca, intitolata "Etica della parola dolce". Nel 2023 debutta con lo spettacolo di teatro canzone "Nascono amori su zoom" insieme ad Alessandro Gwis e con "Tu computer", atto poetico elettronico sull'intelligenza artificiale, con le musiche di Angelo Benedetti e i video di Luca Franceschini.
Dal 2015 è direttrice artistica del festival Umbria in Voce.